In che modo le aziende possono integrare il lavoro dei propri dipendenti con l’Ai Intelligenza Artificiale? E con quali vantaggi?
Viviamo in tempi in cui gli assistenti digitali programmano le riunioni, i chatbot lavorano al fianco degli umani come assistenti, i robot reagiscono ai cambiamenti dell’ambiente circostante come una valigia che ti segue in autonomia e la televisione si avvolge su se stessa.
Le innovazioni tecnologiche impattano non solo nella vita privata, ma anche sui posti di lavoro. L’intelligenza artificiale non è più soltanto una nozione futuristica, ma è ormai parte del nostro ecosistema.
Secondo il rapporto di Gartner, entro il 2022 un lavoratore su cinque avrà come “nuovo collega” un sistema basato sull’AI Intelligenza artificiale.
Le aziende più all’avanguardia del XXI secolo stanno già utilizzando la AI Intelligenza Artificiale per accelerare il loro processo di innovazione e crescita. Le aziende che riusciranno a capire in che modo sfruttare a pieno l’intelligenza artificiale guideranno il mercato, le altre invece rimarranno indietro.
La collaborazione tra forza lavoro e Ai Intelligenza Artificiale
L’Ai ha cambiato radicalmente il modo in cui il lavoro viene svolto e chi lo fa. Ma l’impatto maggiore è nell’integrare e aumentare le capacità umane, non nel sostituirle. L’essenza del cambiamento di paradigma della AI Intelligenza Artificiale è infatti la trasformazione di tutti i processi aziendali di un’organizzazione.
Grazie ad una collaborazione sempre più frequente e significativa tra forza lavoro e smart machine, i processi di lavoro diventano più fluidi, consentendo alle aziende di cambiarli costantemente o di modificarli completamente.
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La ricerca “Collaborative Intelligence” di J. Wilson e R. Daugherty apparsa sulla rivista di Harvard Business, ha coinvolto 1.500 aziende, riscontrando che le imprese raggiungono le prestazioni più significative quando uomini e macchine lavorano insieme.
Attraverso l’intelligenza collaborativa, l’uomo e l’AI Intelligenza Artificiale accrescono i punti di forza complementari l’uno dell’altro: la leadership, il lavoro di squadra, la creatività e le abilità sociali del primo e la velocità, la scalabilità e le capacità quantitative dell’AI. Ciò che viene naturale alle persone (fare una battuta simpatica, per esempio) può essere complicato per le macchine, e ciò che è semplice per le macchine (analizzare gigabyte di dati) rimane praticamente impossibile per gli umani.
Il business richiede entrambi i tipi di funzionalità.
Aziende: come trarre vantaggi della collaborazione tra uomo e Ai Intelligenza Artificiale
Per trarre il massimo vantaggio dalla collaborazione tra i propri dipendenti e l’AI Intelligenza Artificiale, le aziende devono capire:
1. In che modo gli esseri umani possono rendere il lavoro delle macchine più efficace: gli uomini devono addestrare le macchine a svolgere determinati compiti, e sostenere l’uso etico delle macchine (ad esempio impedendo ai robot di danneggiare gli esseri umani).
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2. Come le macchine possono migliorare ciò che gli esseri umani sanno fare meglio: l’intelligenza artificiale può migliorare le nostre capacità analitiche e decisionali, fornendo le informazioni giuste al momento giusto. La collaborazione uomo-macchina consente inoltre alle aziende di interagire con dipendenti e clienti in modi nuovi e più efficaci.
Un esempio: SEB, una grande banca svedese, utilizza un assistente virtuale chiamato Aida per interagire con milioni di clienti. Aida è in grado di gestire le conversazioni utilizzando un linguaggio naturale, può riconoscere i toni di voce e ha accesso a vasti archivi di dati. In questo modo può rispondere a molte domande frequenti, ad esempio come aprire un conto o effettuare bonifici esteri. A questo link è possibile chattare con Aida, però vi avvisiamo: è in svedese! In questo caso Aida si occupa di gestire le richieste di base, mentre i dipendenti della banca possono concentrarsi sull’affrontare problemi più complessi, in particolare quelli provenienti da utenti scontenti che potrebbero richiedere una sensibilità umana.
Nel settore manifatturiero, ad esempio, i robot si stanno evolvendo da macchine industriali potenzialmente stupide a robot collaborativi in grado di interagire e collaborare con i dipendenti umani. Un esempio sono gli esoscheletri, ovvero dispositivi indossabili capaci di fornire un sostegno esterno al nostro corpo per aiutarlo a compiere movimenti faticosi o a sollevare pesi. Ford ha introdotto questi dispositivi per i propri dipendenti nel proprio stabilimento di Valencia. Cliccando qui potrete vederlo in movimento.
3. Come ridisegnare i processi aziendali per supportare la partnership. Per ottenere il massimo valore dall’AI Intelligenza Artificiale, i processi devono essere ridisegnati. Per fare questo, le aziende devono prima scoprire e descrivere un’area operativa che può essere migliorata.
Potrebbe trattarsi di un processo interno (come la lentezza delle risorse umane per assumere nuovo personale), oppure potrebbe trattarsi di un problema che può essere risolto utilizzando l’intelligenza artificiale (come l’individuazione rapida delle reazioni avverse ai farmaci tra i pazienti). Successivamente, le aziende devono sviluppare una soluzione interrogando le persone interessate cercando di comprendere come potrebbero collaborare con i sistemi di intelligenza artificiale per migliorare un processo.
In conclusione
La maggior parte delle attività frutto della collaborazione tra uomo-macchina richiedono che le persone facciano cose nuove e diverse (come addestrare un chatbot) e che facciano le cose in modo diverso (usare quel chatbot per fornire un migliore servizio clienti).
Ad oggi, tuttavia, sono poche le aziende che hanno iniziato a reimmaginare i loro processi aziendali per ottimizzare l’intelligenza collaborativa. Le aziende che vinceranno la sfida saranno quelle che abbracceranno l’AI Intelligenza Artificiale trasformando i loro processi, i loro mercati, le loro fabbriche e, non meno importante, la loro forza lavoro.
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